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LE TECNOLOGIE PER OTTIMIZZARE IL PICKING

OTT 4 2021

Il picking ricopre un ruolo essenziale per massimizzare le operazioni logistiche Ecco perché oggi esistono tecnologie che consentono di efficientarlo.

Una delle funzioni essenziali nella logistica e nella gestione del magazzino, è il picking che consiste nel prelievo parziale di materiale, prodotti o colli da unità di carico originale ad altre unità di carico, come pallet e imballaggi, da destinare a un comparto interno del magazzino o alla spedizione verso l’esterno.

Dalle fasi di picking derivano conseguenze significative dell’intero processo logistico poiché è l’attività che richiede più chiarezza e certezza negli ordini e nelle consegne e dai cui inevitabilmente dipendono i principali profitti, nonché costi.

Per organizzare questa fase al meglio una degli elementi principali da tenere in considerazione è il layout di magazzino, ovvero la distribuzione planimetrica delle varie aree.

Con un magazzino ben organizzato sarà facile controllare le quantità stoccate, così da ridurre i costi, raggiungendo un indice di rotazione più alto.

Per comprendere al meglio tale concetto, in questo articolo illustriamo le varie tipologie di picking, nonché le tecnologie ad esse associate.

In linea generale vigono due fondamentali approcci in materia: man-to-goods e goods-to-man. Mentre nel picking man-to-goods sono gli addetti alla logistica a spostarsi nel magazzino per raggiungere il luogo in cui si trova l’unità da prelevare, nel picking goods-to-man l’operatore non è costretto a muoversi, ma riceve la merce in una postazione di picking grazie a sistemi di automazione ad hoc in grado di prelevare le unità di carico da far arrivare fino all’addetto.

Il diverso approccio al layout di magazzino comporta dunque l’utilizzo di tecnologie differenti.

La logica del man-to-goods oggi si avvale di software utili a ridurre le distanze da percorrere e la ripetizione dei movimenti: i cosiddetti WMS (Warehouse Management System), intesi come soluzioni modulari per la gestione operativa dei flussi fisici dei magazzini.

Ma non solo, poiché gli operatori devono costantemente interfacciarsi con gli ERP (Enterprise Resource Planning), che gestiscono il magazzino dal punto di vista contabile, fiscale e commerciale. In questo contesto, le piattaforme WMS possono dialogare con terminali a radiofrequenza e con dispositivi di voce picking, dotati di sintetizzatori vocali, che possono inviare comandi sonori all’addetto, suggerendogli il percorso migliore da effettuare o i compiti da svolgere.

Sempre grazie ai sistemi WMS, infine, è possibile condurre attività di batch picking, cioè di prelievo a lotti con cui selezionare contemporaneamente più merci per poi allestire diversi ordini.

O, ancora, si possono ottimizzare le operazioni di prelievo con l’ausilio di pick-to-light, display numerici, installati sulla scaffalatura e controllato dal WMS, che segnala tramite sensori sulla visiera dell’addetto da quale parte bisogna prelevare e in che quantità. All’opposto si colloca il put-to-light, che invece indica dove collocare la merce, insieme al quantitativo da depositare per la predisposizione dell’ordine.

Per quanto riguarda invece le tecnologie utilizzate nel picking man-to-goods, fondamentali per questo approccio sono le macchine, guidate da un software apposito, con cui avviene lo stoccaggio automatico dei pallet in entrata e in uscita. Il vantaggio? Quello di eliminare i possibili errori umani.

A ciò si aggiunge poi l’uso di carrelli automatici AGV (Automated guided vehicle) che funzionano seguendo un percorso assegnato tramite un meccanismo di filoguida posizionato sul pavimento e rilevato dal carrello e i carrelli LGV (Laser guided vehicles), invece, si servono di un segnale laser emesso, che rimbalza su una serie di deflettori collocati lungo il tragitto, che funge da “corsia virtuale” che aiuta a coprire la traiettoria fino alla meta.

Le tecnologie utilizzate per il picking, in sostanza, cambiano in funzione del tipo di magazzino e di serviziofferti, elementi che si ripercuotono sull’ottimizzazione dei processi e sul ritorno di investimento (ROI).

Ecco perché la progettazione di un sistema logistico non può prescindere da un approccio globale alla gestione del magazzino, di cui il picking costituisce una fase qualificante e strategica.

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