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CON LA BLOCKCHAIN, LE SUPPLY CHAIN SONO PIÙ COLLABORATIVE

NOV 9 2020

Grazie alla trasparenza e alla tracciabilità dei dati, la Blockchain sta generando valore economico e fiducia nella Supply Chain

La Blockchain, in tutti gli ambiti e i mercati di applicazione, garantisce il monitoraggio delle attività operative, dalla negoziazione alla transizione, generando valore per il cliente e difendendo il prodotto dalle contraffazioni.

In particolare, nella Supply Chain può contribuire ad elevare la qualità della catena di fornitura, coniugando flessibilità ed efficienza, nonché liberando il massimo potenziale di miglioramento nella gestione delle catene del valore.

Sono due i recenti sviluppi che rendono la tecnologia Blockchain di grande interesse per la gestione della catena di approvvigionamento: la “Blockchain 2.0”, che introduce l’automazione delle transazioni, e la “Blockchain 4.0”, che consente la rappresentazione virtuale di oggetti fisici.

Nel 2015 il protocollo Blockchain Ethereum ha introdotto i contratti intelligenti: frammenti di codice che consentono di eseguire operazioni logiche e automatizzare il processo.

Il ricorso agli oracoli poi, servizi di parti terze che forniscono informazioni fondamentali per l’intelligenza dei contratti, spesso grazie a fonti esterne (Off chain), possono permettere la verifica e l’autenticazione delle fonti stesse, qualificando la Blockchain come una soluzione di certificazione trasparente, utile a rafforzare il rapporto di fiducia tra il consumatore e l’intera filiera.

Inoltre, si tratta di una tecnologia predestinata ad applicazioni in grado di connettere il digitale con il fisico, un aspetto fondamentale nel processo di implementazione dell’Industria 4.0, che consentirebbe alle informazioni fisiche di essere trasmesse automaticamente per abilitare una transizione senza soluzione di continuità tra i due mondi.

La aperta divulgazione di informazioni sul modello delle criptovalute tipicamente non è desiderabile in ambito industriale. Per risolvere questo punto esistono due possibili opzioni: la Blockchain privata e il consorzio Blockchain.

Le aziende possono creare le proprie Blockchain private, determinando chi è autorizzato a partecipare e quali diritti ha ciascun partecipante. Questo consente, ad esempio, di far sì che gli utenti possano solo scrivere una nuova informazione, mentre la validazione e la visibilità delle informazioni sono riservate all’azienda stessa.

In alternativa, un consorzio blockchain consente la centralizzazione e il controllo da parte di un singolo azienda, sotto forma di un compromesso. La partecipazione è infatti consentita solo su invito. Una volta invitati, tuttavia, l’interazione avviene su base peer-to-peer in modo completamente trasparente. Questo tipo di Blockchain è adatto ad un processo di negoziazione e cooperazione tra tutti i partecipanti.

In tal senso, un sistema del genere offre enormi opportunità sia per le imprese che vogliono affermarsi nel mercato economico con prodotti distintivi e unici, sia per i consumatori che possono verificare in qualsiasi momento l’autenticità e il valore di ciò che acquistano.

Grazie a questa tecnologia quindi le catene del valore saranno sempre più collaborative e più efficienti agendo sulle leve di trasparenzaautomazionedisintermediazione e immutabilità.

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