In questo articolo vi forniamo tre suggerimenti per passare a una catena di approvvigionamento più sostenibile
Adottare un approccio sostenibile nella catena di approvvigionamento richiede, in ambito logistico, una visione olistica dell’organizzazione, dei processi, delle tecnologie e di tutte le componenti necessarie per fornire prodotti e servizi competitivi anche nel futuro.
Ogni catena di approvvigionamento crea infatti un impatto ambientale, sociale ed economico, ecco perché sempre tutti i tipi di stakeholder aziendali – azionisti, dipendenti, clienti, fornitori, investitori e consumatori – stanno iniziando a prendere in considerazione gli obiettivi di Responsabilità Sociale d’Impresa con la consapevolezza che i profitti a breve termine non sono più sufficienti come misura del successo di un’azienda.
Con questa consapevolezza, per i leader della Supply Chain è quindi il momento di ripensare al loro approccio alla sostenibilità.
Ecco tre suggerimenti che noi di Ambrosiano Group abbiamo adottato per passare a una catena di approvvigionamento più sostenibile.
- Conoscere a fondo gli attori coinvolti
Per comprendere veramente l’impatto delle proprie azioni, ogni organizzazione deve conoscere meglio tutti gli attori coinvolti nella catena di approvvigionamento e assicurarsi che riflettano i valori aziendali. Un’idea per acquisire questi dati potrebbe essere quella di fornire questionari o richiedere certificazioni ad eventuali fornitori, in modo da costruire una catena di fornitura realmente etica.
- Quantificare l’impatto della propria catena di approvvigionamento
I leader aziendali dovrebbero valutare gli elementi della loro catena di approvvigionamento e determinare il compromesso. Per fare ciò, è essenziale adottare un approccio quantitativo alla valutazione, misurando l’impatto della propria catena di fornitura in termini significativi che possano essere confrontati tra loro e attribuiti un valore finanziario.
- Stabilire KPI
Ogni organizzazione dovrebbe concentrarsi sul reale miglioramento dell’impatto ambientale e sociale dell’azienda, determinando quali azioni deve intraprendere per rendere la catena di approvvigionamento più sostenibile nel breve, medio e lungo termine. Dare delle priorità e stabilire dei KPI, infatti, permette di comprendere dove investire le proprie risorse per ottenere i risultati più significativi.
Dare priorità alla sostenibilità della catena di approvvigionamento è un modo efficace per evocare un cambiamento positivo migliorando la diversità e l’inclusione dei fornitori e riducendo al minimo l’impatto ambientale. Adottando questi suggerimenti, ogni azienda può ridurre i costi e la complessità aziendali non necessari, supportando al tempo stesso un valore aziendale più elevato, proprio come abbiamo fatto noi.